Nel paziente diabetico, il piede è una struttura del corpo soggetta a complicazioni. Trascurare o non curare affatto un piede, può portare a lungo termine a complicazioni come l’amputazione. Il piede è sottoposto quotidianamente a carichi, colpi e sofferenze di ogni tipo.
Nei diabetici questi danni ripetuti, possono portare a ferite che si rimarginano in maniera lenta o spesso con infezioni difficili da curare. Questo è provocato da un ridotto flusso di sangue negli arti inferiori causato dal restringimento delle arterie e dalla progressiva degenerazione del sistema nervoso che innerva il piede.
Queste due cause provocano crampi dal polpaccio in giù e una sensazione di freddo al piede. La cute appare pallida, lucida e sottile.
Altri segni particolari sono le ulcere: piaghe circolari che spesso sono soggette a infezioni. Queste tendono a formarsi nelle zone più sollecitate dal peso o dagli sfregamenti: quindi alluce, quinto dito, teste metatarsali o tallone. Il sistema nervoso provoca invece pelle secca, disidratata e numerosi calli.
Con il passare del tempo viene meno la sensibilità e una riduzione del volume dei muscoli. Le ulcere sono provocate anche da minime sofferenze come scarpe strette o da oggetti taglienti come le forbici o da fonti di calore.
L’utilizzo di un plantare su calco è di fondamentale importanza a livello preventivo e curativo. Nel primo caso ha il compito di uniformare la distribuzione del peso senza sovraccarichi particolari. Nel secondo invece si creano degli scarichi mirati ad evitare il carico dove c’è la piaga in fase di guarigione. Il plantare in questi casi particolari deve sempre essere foderato in PPT, materiale in grado di avere una memoria di forma e quindi risultare antidecubito. Naturalmente il plantare su misura deve essere utilizzato in calzature per piedi diabetici, quindi molto ampie, senza cuciture all’interno e con suole rigide o semi-rigide.